TESTO IN PREPARAZIONE AL SINODO SULLA NUOVA EVANGELIZZAZIONE
SINODO DEI VESCOVI
XIII ASSEMBLEA GENERALE ORDINARIA
LA NUOVA EVANGELIZZAZIONE
PER LA TRASMISSIONE DELLA FEDE CRISTIANA
LINEAMENTA
SECONDO CAPITOLO
Proclamare il Vangelo di Gesù Cristo
«Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo ad ogni creatura» (Mc 16, 15)
11. L’incontro e la comunione con Cristo, fine della trasmissione della fede
Il mandato missionario che i discepoli hanno ricevuto dal Signore (cf. Mc 16, 15) contiene un esplicito riferimento alla proclamazione e all’insegnamento del Vangelo («insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato» Mt 28, 20). L’apostolo Paolo si presenta come «apostolo […] scelto per annunciare il Vangelo di Dio» (Rm 1, 1). Il compito della Chiesa consiste quindi nel realizzare la traditio Evangelii, l’annuncio e la trasmissione del Vangelo, che è «potenza di Dio per la salvezza di chiunque crede» (Rm 1, 16) e che in ultima istanza si identifica con Gesù Cristo (cf. 1 Cor 1, 24) [33]. Parlando di Vangelo, non dobbiamo pensare solo ad un libro o ad una dottrina; il Vangelo è molto di più: è una Parola viva ed efficace, che opera ciò che dice. Non è un sistema di articoli di fede e di precetti morali, e ancor meno un programma politico, bensì una persona: Gesù Cristo come Parola definitiva di Dio, fatta uomo [34]. Il Vangelo è Vangelo di Gesù Cristo: non soltanto ha come contenuto Gesù Cristo. Molto di più, quest’ultimo è, attraverso lo Spirito Santo, anche il promotore e il soggetto primario del suo annuncio, della sua trasmissione. L’obiettivo della trasmissione della fede è dunque la realizzazione di questo incontro con Gesù Cristo, nello Spirito, per giungere a fare esperienza del Padre suo e nostro [35].
Trasmettere la fede significa creare in ogni luogo e in ogni tempo le condizioni perché questo incontro tra gli uomini e Gesù Cristo avvenga. La fede come incontro con la persona di Cristo ha la forma della relazione con lui, della memoria di Lui (nell’Eucaristia) e del formare in noi la mentalità di Cristo, nella grazia dello Spirito. Come ha riaffermato Papa Benedetto XVI, «all’inizio dell’essere cristiano non c’è una decisione etica o una grande idea, bensì l’incontro con un avvenimento, con una Persona, che dà alla vita un nuovo orizzonte e con ciò la direzione decisiva. […] Siccome Dio ci ha amati per primo (cf. 1 Gv 4, 10), l’amore adesso non è più solo un “comandamento”, ma è la risposta al dono dell’amore, col quale Dio ci viene incontro» [36]. La Chiesa stessa prende forma proprio a partire dalla realizzazione di questo compito di annuncio del Vangelo e di trasmissione della fede cristiana.
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