POLITICHE PER LE FAMIGLIE
Basta spremere le famiglie con più figli!
Quest’anno ho notato con soddisfazione che il costo per il servizio pullman per i ragazzi che devono raggiungere le scuole di Gorgonzola è il 50% per il secondo figlio e per i successivi. Bello, non siamo ancora a quello che secondo me occorre fare per mirare a una vera giustizia ma è già un passo che purtroppo altre istituzioni o associazioni che operano sul territorio ancora non hanno il coraggio di seguire.
Cosa intendo dire?
Io credo che occorra arrivare a fissare un costo per famiglia, aldilà del numero dei figli, per tutti quei servizi necessari alla loro crescita buona e dignitosa. Occorre mostrare con i fatti che avere più figli non è sempre e solo un costo aggiuntivo. La collettività deve esprimere alle famiglie tutta la sincera vicinanza e il possibile sostegno. Non è questione di soldi o di sconti, ma di giustizia. Una famiglia con due, tre, quattro figli non deve necessariamente avere due, tre, quattro stipendi. E allora perché i costi si moltiplicano? Occorre assicurare un costo unico, così da non penalizzare le famiglie più numerose.
Normalmente il costo dei libri scolatici si moltiplica per numero dei figli, così le uscite scolastiche, la mensa (anche se abbiamo un certo sconto), le attività sportive, le proposte educative come i campi estivi del Comune e degli Oratori, le vacanze... Mi ripeto: qui non si tratta di fare sconti e neppure di fare l’elemosina a qualcuno. Si tratta invece di giustizia, di dignità umana. Se così facendo i soldi raccolti non bastassero saremmo comunque disposti a pagare qualcosa in più tutti. Quando una famiglia cresce bene ed educa in modo adeguato un figlio fa un servizio grandioso a tutta la collettività, un servizio impagabile e tutta la collettività deve saper mostrare gratitudine verità con i fatti e non solo con le parole!
Dunque rilancio la sfida, ponendo a modello ciò che in qualche modo sta iniziando a fare l’Amministrazione, ma chiedo di più: chiedo il giusto, cioè che tutte le famiglie abbiano pari opportunità: ogni famiglia paga il costo del servizio, una quota fissa al di là del numero dei figli.
Come scrisse don Milani “Non c'è nulla che sia più ingiusto quanto far parti uguali fra disuguali”. (da Lettera a una professoressa, Libreria editrice Fiorentina).
Mi piacerebbe su questo tema iniziare una serena e profonda discussione con tutti coloro che hanno a cuore il nostro vivere comune e le future generazioni.
Mauro Mangiarotti